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JURA:
Selezionati con maniacale attenzione per formare un gruppo di cui siamo orgogliosi

Saint Benoit
DOMAINE CELLER SAINT BENOIT
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Cellier Saint Benoit è una realtà familiare radicata nelle parte settentrionale della Jura presso il villaggio di Pupillin. La gestione del domaine da parte di Benjamin è storia recente; a partire dall'età di 23 anni, dopo aver conseguito una laurea alla scuola enologica di Beaune, ha preso nelle sue mani le redini dell'azienda di famiglia. Di grande rilevanza nel percorso formativo di Benjamin le collaborazioni avute sia in Nuova Zelanda che in Borgogna al fianco di vignerons del calibro di Nicolas Faure, Aurelie Berthod e Charles Lachaux. Il vigneto dei "Benoit" è allevato secondo una scrupolosa filosofia parcellare che arriva a individuare e interpretare 12 lotti specifici. I ceppi contano un' età media superiore al mezzo secolo con punte di quasi 90 anni come nel caso dello Chardonnay Viandris. I suoli sono caratterizzati da marne blu, grigie, rosse, e bianche con altitudini variabili comprese tra i 250 e 400 mslm.  Le pratiche in vigna e in cantina sono di stampo artigianale e naturale come testimoniato da un' antica pressa verticale in legno di fabbricazione "arboisienne" posta al centro della piccola cantina. Le uve sia a bacca bianca che rossa vengono pressate a grappoli interi dopo una raccolta graduale e manuale su ogni singola parcella prima di avviare una maniacale selezione dei frutti su tavolo di cernita. Tutte le vinificazioni in rosso, ad eccezione del Ploussard, avvengono a grappoli interi e prevedono l'utilizzo di vecchie "foudres" e "cuves" a seconda della varietà delle uve e delle caratteristiche dei millesimi. Non sono praticati né collaggi né filtraggi e lo stesso imbottigliamento avviene manualmente per gravità. Un giovanissimo e abile artigiano del vino che già alla seconda vendemmia in proprio è stato designato "Migliore Produttore della Jura" nel 2021 da una commissione di giornalisti delle più importanti guide francesi a seguito di calici dalla cristallina precisione e struggente capacità di dettaglio che raffigurano una impeccabile  trasposizione territoriale.

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MAISON DES SAULES
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L'introduzione al neonato progetto "Maison des Saules" prende spunto da una sorta di paradosso: da un lato si tratta infatti di un esordio assoluto che si concretizza nell' autunno 2023 con una microproduzione di una prima cuvée base Chardonnay : 2472 bottiglie già interamente destinate a pochi noti locali di Parigi, Beaune, Chablis ed Arbois, oltre che all'italiana LeClos che sin dai primi assaggi in cantina si è buttatta senza esitazioni in questa nuova collaborazione; d'altro canto invece ci troviamo di fronte a una giovanissima coppia che ha già assimilato solidissime esperienze lavorative nei più qualificati ambienti del vino artigianale e naturale francese. Anne-Cécile e Marc Lacroix, oltre che una giovanissima coppia di genitori nella vita, sono due affermati sommeliers che dopo aver condiviso esperienze in alcuni tra i più ispirati luoghi "avant-garde" del vino a Parigi decidono di abbandonare l'ambito della ricerca e nella selezione per dedicarsi attivamente alla vigna e alla produzione vitivinicola. Marc in particolare assume in poco tempo un ruolo di stretta collaborazione con Thomas Pico a Courgis (Chablis) presso il Domaine Pattes Loup fino a diventarne il braccio destro e responsabile di cantina. Nativi entrambi della Jura a un certo punto decidono di rientrare e metter su famiglia acquistando da Francois Rousset Martin alcuni piccoli appezzamenti a Nevy-sur-Seille nel comune di Villeneuve sous Pymont già allevati da anni in regime organico. Ceppi di Savagnin, Chardonnay, Trosseau, Poulsard e Pinot Noir di età variabile dai 10 agli 80 anni su suoli del Lias jurassico esposti ad Est che Anne-Cécile e Marc hanno convintamente adottato per concepire la loro idea di vino sviluppiata negli anni nel calice attraverso la ferma convinzione che la via della naturalità e del "fidelismo" territoriale non possano più assecondare scappatoie stilistiche che ne pregiudichino eleganza e affidabilità evolutiva. Fermentazioni spontanee in cemento e barriques usate a seconda dei casi con successivi affinamenti di 12 o 18 mesi in base alle varietà senza alcun ausilio di solfiti se non episodicamente in fase di imbottigliamento. Dopo che nostri fidati referenti in Jura ci introdussero a Cécile e Marc ci siamo recati subito sul posto per fare assaggi del loro primo millesimo di Savagnin e Chardonnay ancora inquieti nelle botti della loro piccola cantina sotterranea; è bastato un sorso, un sorriso condiviso e una frase tra noi: " ....farseli scappare sarebbe davvero stupido oggi nonché motivo di rimpianto molto prima di domani....".

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