DOMAINE CASTAGNIER
Il rango e le denominazioni della proposta "négoce" di Jérôme Castagnier rendono necessaria una premessa: l'attività di "négociant" infatti è spesso svolta da intermediari di professione o produttori intenti a immettere sul mercato ingenti o maggiori quantitativi di bottiglie. Nel caso di Jérôme Castagnier, i quantitativi sono addirittura inferiori a quelli già irrisori dell'originario Domaine Castagnier e riguardano vigne di altissimo lignaggio con un' attenzione particolare rivolta ai bianchi della Côte de Beaune provenienti dai Cru storicamente più vocati. Le uve vengono conferite da un ristretto gruppo di coltivatori che lavorano in regime biologico o biodinamico e quindi successivamente vinificate da Jérôme nella sua cantina. Quando scorrerete lo sguardo su queste etichette rimarrete sbalorditi, quando le degusterete ne sarete sicuramente conquistati.
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LOIRA:
Selezionati con maniacale attenzione per formare un gruppo di cui siamo orgogliosi
CLAU DE NELL
Nel periodo tra il 2006 e il 2008 Anne Claude Leflaive frequentava abitualmente il vigneto della Loira al fine della divulgazione e della promozione della cultura biodinamica e dei principi filosofici steineriani, ed è durante una visita alla tenuta di Clau de Nell che matura la decisione di correre in soccorso economico del Domaine che all'epoca versava in difficili condizioni finanziarie seppure poggiasse su un patrimonio agronomico e vitato di grande integrità e valore ambientale. A fine 2008 Anne Claude e il marito Christian Jacques acquistano definitivamente la tenuta affidandone la guida all'amico Sylvain Potin fino a quel momento attivo in Loira come sommelier, quasi a voler sin da subito adoperarsi nella gestione delle vigne avendo come priorità un risultato finale nel calice stilisticamente ineccepibile da raggiungersi però attraverso i più intransigenti principi di rispetto dei processi naturali. Nel 2011 al patrimonio vitato del vecchio Clau de Nell con vecchie vigne di Cabernet Franc, Grolleau e Cabernet Sauvignon vengono annessi i terreni di “Clos des Noyers” e di “La Perre” al fine di avviare la coltivazione di Chenin Blanc. Nel 2013 Clau de Nell diviene membro dell'associazione “Renaissance des Appellations” ed annette altre grotte troglodite presenti nel suo sottosuolo per ottimizzare le condizioni di élevage e di affinamento dei vini. Il lunedì di Pasqua del 2015 Anne Claude viene meno e da quel momento entra attivamente nella gestione del Domaine la figlia più giovane Claire a fianco del padre Christian Jacques. Il seguito della storia la troviamo nel calice ed è un emozionante espressione del terroir di Anjou...
LA GRANGE TIPHAINE
La storia più recente del Domaine de la Grange Tiphaine inizia a delinearsi con l'arrivo nel 2000 di Damien Delecheneau che, rilevando la gestione della cantina di famiglia dopo un percorso formativo a Bordeaux, decise di convertire dapprima in biologico e poi in biodinamico le antiche vigne di famiglia che fino agli anni 70' erano affiancate a colture di tabacco e cereali. Un patrimonio vitato di straordinario valore e integrità composto da circa 15 ettari di impianti dislocati sui comuni di Montlouis sur Loire, Touraine-Amboise e Coralie. Nel massimo rispetto dei cicli naturali, i coniugi Delecheneau curano con pratiche omeopatiche ceppi che arrivano, in gran parte dei casi, a superare i 100 anni di età. Vinificazioni e affinamenti in vasche di cemento e vecchie botti grandi completano un quadro produttivo scevro d'ogni tentazione dimostrativa ed eccessivo tecnicismo per vini di raffinato dettaglio e cangiante rappresentazione territoriale. Siamo indubbiamente dinnanzi a uno standard qualitativo impressionante.
DOMAINE SAINT NICOLAS
Saint Nicolas (Brem-sur Mer) anticamente era un porto commerciale frequentato soprattutto da olandesi che venivano a comprare i vini di Brem per avviarli alla vendita nei Paesi Bassi. Il vino di Brem risale al V secolo, tempo in cui i monaci decisero di impiantare le vigne nelle steminate saline naturali della costa. Dopo la seconda guerra mondiale, guidati da pochi intraprendenti viticoltori, i vini di Brem-sur- Mer hanno gradualmente riacquistato il loro status leggendario, per vari secoli inibito dal cronico isolamento della Vandea. Nel 1960 Patrice Michon, padre di Thierry, dopo aver acquistato alcuni ettari vitati, trasferì la cantina da Brem a Ile d' Olonne, fermamente persuaso dell'enorme vocazione di questo terroir. Alla base della filosofia aziendale sin dagli esordi un approccio non intervenista esplicato attraverso un integrale adesione al regime agronomico biodinamico. Le vinificazioni, sia in bianco che in rosso, avvengono in legno (foudre, barriques usate, vasche tronconiche) e amphora, senza alcun ausilio di solfiti. Lo stile dei vini è di formidabile adesione territoriale, il che conferisce al gusto, sia in bianco che in rosso, un forte connotato salino che ne caratterizza l'espressività ricordandoci di come l'oceano sia il protagonista indiscusso di questi sorsi incredibilmente saporiti e di inconfondibile originalità.