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SAVOIA:
Selezionati con maniacale attenzione per formare un gruppo di cui siamo orgogliosi

Domaine des Ardisieres
DOMAINE DES ARDOISIERES
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C'era una volta un sindaco savoiardo che, addolorato dallo spopolamento della sua valle, decise di porre un freno all'abbandono delle terrazze vitate sovrastanti il villaggio di Cevins, nell’Alta Savoia. Questo non è l'incipit di una fiaba ma una storia reale all'origine di alcuni dei più incredibili e originali vini naturali di Francia e del mondo intero. Quel sindaco, alias Denis Perroux, esiste davvero e fu l'ideatore di un progetto nato nel 1997 con il fine di preservare e riqualificare uno degli ambienti naturali più suggestivi e difficili della viticultura “eroica” delle Alpi francesi. Per attuare il suo intento, Perroux si rivolse a Michel Grisard, viticultore biodinamico duro e puro della Savoia, e a un visionario ingegnere agronomico giunto dalla Champagne, tale Brice Omont, incaricati del reimpianto di alcuni lotti a varietà promiscue sulle pendenze fino al 70% sovrastanti Cevins. Sedici ettari complessivi su scisti di mica nei pressi di Albertville e Moutiers con filari promiscui delle varietà autoctone Altesse, Jacquère, Mondeuse Blanche, Persan oltre a quelle a cloni locali di Roussane, Chardonnay, Malvasia e Gamay. A quasi vent'anni, quel progetto porta il nome di Brice Omont e del suo ormai leggendario Domaine des Ardoisières. Una viticultura eroica e appassionata quella di Brice, su terrazzamenti di drammatica bellezza e a tutela di un terroir unico, in cui ogni singolo microorganismo svolge un ruolo insostituibile nella degradazione del substrato roccioso e nella solubulizzazione degli oligoelementi e dei macroelementi in forma assimilabile alla vite. Ogni ceppo è così nutrito in modo specifico riconsegnandoci nel calice caratteristiche uniche e di inimitabile naturalezza espressiva per ogni specifico tratto di vigna. Qui l'unica vera favola è quella raccontata da questi vini incredibili, figli delle altitudini, di un terroir strepitoso e della cocciuttagine visionaria del suo manico folle.

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